Pistachio Specialities

Pistachio Specialities

Uno smeraldo dall’intenso profumo di resina potremmo così definire il pistacchio di Bronte. Le suo origini provengono dall’oriente, da una vasta zona dell’Asia Minore, dalla Siria e dal Turchestan. Furono gli Arabi, i primi, ad importare il seme in Sicilia con il nome Fustuq e da Qui deriva fastuca, il termine in siciliano. Una pianta, quella del pistacchio, favorita dai terreni lavici, particolarmente ricchi di Sali minerali. L’albero del pistacchio, infatti, è nato per resistere E la sua forma lo conferma: un groviglio di rami contorti e nodosi capaci di aggrapparsi ai versanti più scoscesi e crescere in aridi terreni rocciosi. Ha radici profonde e non supera i 6 mt. Di altezza, fiorisce in Aprile, ed è pronto per la raccolta tra Settembre ed Ottobre, in questo periodo i rami si colorano di rosa per i valli del pistacchio che crescono a grappoli. Solo ogni due anni gli alberi danno il frutto, e per questo motivo le piantagioni vengono fatte in tempi e luoghi differenti, in modo da poter avere un raccolto costante ogni anno. La raccolta deve essere fatta a mano perché il terreno accidentato sul quale crescono non permettono l’utilizzo di macchine. Si mette al collo una tela, quasi fosse una culla da neonato, e in questo pseudo borsa si infilano i semi. Poi si toglie subito il mallo e i semi vengono posti a seccare e conservati. Questa di Bronte è una varietà di pistacchio unica al mondo per profumo e per colore. Il sapore del pistacchio brontese è inconfondibile, altamente aromatico, ed aggiunge ai cibi un gusto siciliano, con un lieve profumo d’oriente. L’oro verde di Bronte, così nominato affettuosamente dai suoi cittadini, rappresenta la principale risorsa economica del territorio etneo. Verde smeraldo quando ancora acerbo e rosso rubino quando maturo, il pistacchio di Bronte risulta al gusto dolce, delicato ed aromatico al tempo stesso. La Sicilia è l’unica regione italiana in cui si produce il pistacchio e l’80% delle coltivazioni avviene solo nel territorio etneo con una produzione biennale di circa 16.000 quintali: 3.000 ettari in coltura specializzata per una produzione di oltre l’1% della produzione mondiale di pistacchi, l’80% dei quali esportata all’estero ed il rimanente 20% impiegato nell’industria nazionale. Usato soprattutto nell’industria dolciaria, ma apprezzato anche nella preparazione degli insaccati e nel settore cosmetico, il pistacchio di Bronte, minacciato sempre più spesso da importazione di qualità inferiore, ha recentemente conquistato il riconoscimento di prodotto DOP, una lusinghiera testimonianza della ricchezza e del prestigio dei prodotti siciliani.

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